• Il gruppo e’ un insieme di persone che hanno un compito
• Svolgete quel compito, facendo nascere la sensazione dell’essere insieme, in modo che ogni individuo si senta “gruppo”.
• L’individuo all’interno del gruppo si deve sentire sicuro per potere condividere col cuore.
• Iniziate con alcuni momenti di silenzio
• Fate un giro di nomi, presentatevi. A questo scopo potete proporre dei giochi: oltre a dire un nome aggiungete un animale, un colore che piace: questo aiuta a diventare gruppo.
• Spiegate le regole:
- ascoltare senza giudicare o reagire
- condividere, non discutere
- e’ uno spazio per parlare e ascoltare
- la campana verra’ invitata ogni tanto per onorare la reciproca presenza, la preziosita’ della situazione
- si condividono le esperienze di pratica, non le idee su quello che e’ stato detto durante l’insegnamento ascoltato
• Se invece succede che le regole non vengano rispettate, se si slitta su argomenti diversi: lasciar finire per rispetto, poi intervenire per riportare la condivisione sull’argomento del discorso di dharma
• Avere chiaro che noi conduttori non abbiamo tutte le risposte: se un particolare argomento e’ stato sollevato, semplicemente riconoscerlo e basta.
• Incoraggiare chi vuole parlare ma non trova il coraggio, rispettare chi non vuole parlare, limitare chi parla troppo.
• Aprire la condivisione anche senza fare il riassunto del dharma talk, chiudere dicendo qualche parola, ringraziando, sottolineando alcune cose che sono venute fuori e che possono servire al gruppo come riflessione.
• Se ci fossero molte persone nuove, chiedere loro della loro pratica di base, prima di condividere su emozioni e sentimenti
• Se sono proprio all’inizio, utilizzare qualsiasi piccolo oggetto che significa avere la facolta’ di parlare
• Se ci sono forti emozioni, invitare la campana, ci si puo’ anche prendere per mano.
• Bisogna accettare che qualcuno ogni tanto si arrabbi
• Alla fine si puo’ proporre un canto
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